>Massime sentenze Cassazione: deposito del 29 settembre Credit:

Cassazione civile sentenza n.26505/2021 depositata in data 29.09.2021
"L'incorporazione in un solo documento di più dichiarazioni negoziali, produttive di effetti giuridici distinti e l'incorporazione in documenti diversi di dichiarazioni negoziali miranti a realizzare, attraverso effetti giuridici parziali, un unico effetto giuridico finale traslativo, costitutivo o dichiarativo costituiscono tecniche operative alternative per i contribuenti, che si trovano, però, dinanzi ad una sola e costante qualificazione giuridica formulata dal legislatore tributario: la sottoposizione ad imposta di registro del loro atto o dei loro atti in base alla natura dell'effetto giuridico finale dei loro comportamenti, semplici o complessi che essi siano."

Cassazione civile sentenza n.26504/2021 depositata in data 29.09.2021
"In caso di conferimento in una società di beni immobili, diritti immobiliari od aziende, la base imponibile ai fini dell'applicazione dell'imposta di registro va determinata deducendo dai beni e diritti conferiti solo ed unicamente le passività e gli oneri inerenti all'oggetto del trasferimento stesso e non anche le passività e gli oneri che, pur gravanti sull'immobile conferito, non possono dirsi assunte dalla società conferitaria per finalità connesse al perseguimento del proprio oggetto sociale."

Cassazione civile sentenza n.26484/2021 depositata in data 29.09.2021
"Nel giudizio di opposizione allo stato passivo, il curatore può introdurre eccezioni nuove, ossia non formulate già in sede di verifica."

Cassazione civile sentenza n.26452/2021 depositata in data 29.09.2021
"Ai fini della qualificazione del rapporto di lavoro come subordinato o autonomo, poiché l'iniziale contratto dà vita ad un rapporto che si protrae nel tempo, la volontà che esso esprime ed il nomen iuris non costituiscono fattori assorbenti, diventando viceversa il comportamento delle parti posteriore alla conclusione del contratto elemento necessario non solo ai fini della sua interpretazione, ma anche utilizzabile per l'accertamento di una nuova diversa volontà eventualmente intervenuta nel corso dell'attuazione del rapporto e diretta a modificare singole clausole contrattuali e talora la stessa natura del rapporto inizialmente prevista."

Cassazione civile sentenza n.26449/2021 depositata in data 29.09.2021
"In tema di interpretazione del contratto o di un atto unilaterale ex art.1324 cod. civ., il sindacato di legittimità deve essere condotto non sulla-ricostruzione della volontà delle parti, o dell'unica parte - che costituisce un accertamento di fatto non consentito in sede di legittimità - ma soltanto sulla individuazione dei criteri ermeneutici del processo logico del quale il giudice di merito si sia avvalso per assolvere i compiti a lui riservati, al fine di riscontrare errore di diritto o vizi del ragionamento."

Cassazione civile sentenza n.26444/2021 depositata in data 29.09.2021
"L'art. 369 cod. proc. civ., comma 2, n. 4, nella parte in cui onera il ricorrente (principale od incidentale), a pena di improcedibilità del ricorso, di depositare i contratti od accordi collettivi di diritto privato sui quali il ricorso si fonda, va interpretato nel senso che, ove si denunci la violazione o falsa applicazione di norme dei contratti ed accordi collettivi nazionali di lavoro ai sensi dell'art. 360 cod. proc. civ., comma 1, n. 3 (nel testo sostituito dal Dlgs. n. 40 del 2006, art. 2), il deposito suddetto deve avere ad oggetto non solo l'estratto recante le singole disposizioni collettive invocate nel ricorso, ma l'integrale testo del contratto od accordo collettivo di livello nazionale contenente tali disposizioni, rispondendo tale adempimento alla funzione nomofilattica assegnata alla Corte di cassazione nell'esercizio del sindacato di legittimità sull'interpretazione della contrattazione collettiva di livello nazionale."

"Ai fini dell'accertamento dell'adeguatezza di una determinata retribuzione, non può farsi riferimento ad una singola disposizione del contratto che preveda un diverso trattamento retributivo per altri dipendenti, l'eventuale inadeguatezza potendo essere accertata solo attraverso il parametro di cui all'art.36 Costituzione, "esterno" rispetto al contratto (vedi Cass. 28/10/2008 n.25889, Cass. 4/7/2018 n.17421); la violazione del paradigma normativo di riferimento della Carta fondamentale postula, dunque, lo scrutinio di tutte le voci che compongono il trattamento retributivo complessivo riconosciuto dal c.c.n.l. di settore, alla luce del canone della onnicomprensività, in un'ottica che non risulta rispettata da parte ricorrente nell'argomentare sulle doglianze formulate."

Cassazione civile sentenza n.26443/2021 depositata in data 29.09.2021
"Se il diritto dei superstiti al trattamento pensionistico indiretto è del tutto autonomo rispetto al diritto alla pensione spettante all'assicurato, e pertanto, alla morte di quest'ultimo, non entra a far parte dell'asse ereditario, ma è acquisito dai superstiti jure proprio (così Cass. Sez. L sentenza n. 25858 del 16.10.2018; in precedenza, altresì Cass. Sez. 2, n. 1294 del 7.5.94, Sez. L n. 593 del 24.1.1984, n. 12034 del 6.11.1992, n. 17077 del 22.8.2005, n. 23569 del 12.9.08), è pur vero che la prestazione è richiesta sulla base della posizione assicurativa del dante causa, sicché da quest'ultima trae le condizioni di maturazione."

Cassazione civile sentenza n.26407/2021 depositata in data 29.09.2021
"La ratio dell'art. 7 legge fallimentare, una volta venuto meno il potere del tribunale di dichiarare officiosamente il fallimento, è chiaramente nel senso di estendere la legittimazione del p.m. alla presentazione della richiesta, in tutti i casi nei quali l'organo abbia istituzionalmente appreso la notitia decoctionis (Cass. 10679/2014; Cass.2339/2016); conseguentemente il riferimento contenuto nel comma 1, n. 1) dell'art. 7 della legge fallimentare al riscontro della notitia decoctionis «nel corso di un procedimento penale» non deve essere interpretato nel senso riduttivo, prospettato nel motivo di ricorso, non essendo necessaria la preventiva iscrizione di una notitia criminis nel registro degli indagati a carico del fallendo (Cass. n. 8977/2016) o di terzi."

Gennaro Esposito

Gennaro Esposito, avvocato, è editor per DirittoItaliano.com dal 2015. Si occupa di diritto commerciale, contenzioso societario, locazioni. E' possibile contattarlo all'indirizzo email

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