Con la pronuncia n. 2587/2014, depositata il 5 febbraio 2014, la Suprema Corte - richiamando i principi delle SS.UU.- ha ribadito che il mancato rispetto del termine dilatorio di 60 gg. di cui all'art.12 dello Statuto del contribuente, deve osservarsi in qualunque ipotesi di “verifica” e può essere legittimato solo da ragioni di particolare e motivata urgenza.

La Corte ha altresì precisato che l’onere probatorio in ordine all’urgenza è a carico dell’ufficio, potendosi, infatti, il contribuente limitare a rilevare la sola violazione del rispetto del termine.

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