Le sentenze pubblicate nel sito durante il mese di novembre.

Tribunali e Corti d'Appello

Tribunale Catania - Sez. Lavoro -Sentenza 4458 del 08.11.2017
"La iscrizione alla gestione commercianti è obbligatoria ove si realizzino congiuntamente le ipotesi previste dalla legge e cioè: la titolarità o gestione di imprese organizzate e dirette in prevalenza con il lavoro proprio e dei propri
familiari; la piena responsabilità ed i rischi di gestione (unica eccezione proprio per i soci di s.r.l.); la partecipazione al lavoro aziendale con carattere di abitualità e prevalenza; il possesso, ove richiesto da norme e regolamenti per l’esercizio dell’attività, di licenze e qualifiche professionali"

Corte d'Appello Milano - Sez. Quinta civile -Sentenza 4793 del 16.11.2017
La sentenza d'appello sull'assegno divorzile Berlusconi - Lario

Tribunale Catania - Sez. Lavoro -Sentenza 393 del 17.01.2017
"II diritto all'indennità di accompagnamento sussiste anche nell'ipotesi di capacità meccanica di compiere gli atti della vita quotidiana quando, a causa di una malattia psichica, non vi sia la capacità di percepire la portata dei singoli atti e di comprendere come e quando svolgerli "

Corte d'Appello Milano - Sez. Lavoro -Sentenza 1887 del 07.11.2017
"I professionisti iscritti negli albi sono esclusi dalla Gestione separata presso l'INPS di cui alla legge n. 335 del 1995, art. 2 comma 26"

Tribunale Catania - Sez. Lavoro -Sentenza 4763 del 22.11.2017
"Viola il disposto di cui all’art. 24 comma 3 del D.lgs. 46/99, l’avviso di addebito conseguente ad un accertamento reddituale, qualora sia stato notificato dopo la proposizione del ricorso in sede tributaria"

Corte d'Appello Brescia - Sez. Prima civile -Sentenza 1536/17 del 24.11.2017
"In materia di dichiarazione di paternità o maternità naturale, il giudice ben può utilizzare il criterio equitativo nel determinare le somme dovute a titolo di rimborso delle spese spettanti ai genitori."

Tribunale Catania - Sez. Lavoro -Sentenza 4734/17 del 21.11.2017
"Non risultando la prova né dell’affissione dell’avviso di deposito alla porta dell’abitazione o dell’ufficio o dell’azienda del destinatario né del ricevimento della raccomandata con la quale si sarebbe dovuto dare notizia del compimento delle formalità (ex art. 140 c.p.c.) al destinatario dell’atto, la notifica della cartella di pagamento in esame non può ritenersi perfezionata né può ritenersi sanata la sua nullità."


Giudici di Pace

Giudice di Pace Reggio Calabria - -Sentenza 2012 del 10.10.2017
"E' sempre ammissibile l'opposizione all'esecuzione ex art. 615 cpc per accertare e dichiarare l'intervenuta prescrizione del credito preteso con gli estratti di ruolo anche se l'Agente della riscossione prova la notifica della cartella."


Commissioni Tributarie

Commissione Tributaria Regionale Campania - Sez. 11 -Sentenza 9464 del 09.11.2017
"La notifica della cartella via PEC necessita che il documento trasmesso rechi estensione .p7m: solo in tal caso ci si trova di fronte a un vero e proprio documento informatico, immodificabile nel contenuto e certo, in quanto digitalmente firmato, nella provenienza."

Corte di Cassazione - Sez. VI -Sentenza 26129 del 02.11.2017
"In tema di contenzioso tributario, l'impugnazione da parte del contribuente di un atto non espressamente indicato dall'art. 19 del d.lgs. n. 546 del 1992, il quale, tuttavia, abbia natura di atto impositivo .. , è una facoltà e non un onere, il cui mancato esercizio non preclude la possibilità d'impugnazione con l'atto successivo"

Commissione Tributaria Provinciale Reggio Calabria - Sez. 5 -Sentenza 3090 del 27.06.2017
"Il ricorrente che agisce sia come (già) rappresentante legale che come socio accomandatario possiede un interesse personale attuale a far valere l'illegittimità della cartella impugnata."


Commissione Tributaria Provinciale Roma - Sez. 27 -Sentenza 23920/27/17 del 13.11.2017
"A seguito dello scioglimento delle società del Gruppo Equitalia, non è necessaria, ai fini della salvezza del contraddittorio, la nuova notifica del ricorso nei confronti di Agenzia delle Entrate-Riscossione poiché , ai sensi dell'art. 1 comma 3 Decreto Legge 193/2016 convertito in Legge 225/2016, il predetto nuovo soggetto subentra ex lege in tutti i rapporti attivi e passivi, ivi compresi quelli processuali, facenti capo alla soppressa Equitalia."


CORTE DI CASSAZIONE

Civile


Corte di Cassazione - Sez. Terza civile -Sentenza 26519 del 09.11.2017
"L'atto di pignoramento presso terzi eseguito dall'agente di riscossione ai sensi dell'art. 72-bis d.P.R. n. 602 del 1973 in sede di esecuzione esattoriale, sebbene preordinato alla riscossione coattiva di crediti erariali, non acquisisce per ciò stesso la natura di atto pubblico, ai sensi e per gli effetti degli artt. 2699 e 2700 cod. civ., conservando invece quella di atto processuale di parte. Consegue che l'attestazione ivi contenuta delle attività svolte dal funzionario che ha materialmente predisposto l'atto (nella specie, concernente l'allegazione di un elenco contenente l'indicazione delle cartelle di pagamento relative ai crediti posti in riscossione) non è assistita da fede pubblica e non fa piena prova fino a querela di falso, a differenza di guanto avviene quando l'agente di riscossione esercita - ex art. 49, comma 3, d.P.R. n. 602 del 1973 - le funzioni proprie dell'ufficiale giudiziario, ad esempio notificando il medesimo atto"

Corte di Cassazione - Sez. Terza civile -Ordinanza 26524 del 09.11.2017
"È impensabile che si fondi un giudizio di responsabilità professionale a carico di un avvocato sul solo fatto di non aver notificato la sentenza al fine di far decorrere il termine breve per l'impugnazione"

Corte di Cassazione - Sez. Terza civile -Sentenza 26523 del 14.11.2017
"In caso di espropriazione contro il terzo proprietario, nel giudizio di opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 c.p.c. instaurato contro gli atti preesecutivi o contro gli atti esecutivi, si configura sempre litisconsorzio necessario iniziale fra il creditore, il debitore diretto ed il terzo proprietario."

Corte di Cassazione - Sez. Unite civili -Sentenza 27199 del 16.11.2017
"Gli artt. 342 e 434 cod. proc. civ., nel testo formulato dal decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, nella legge 7 agosto 2012, n. 134, vanno interpretati nel senso che l'impugnazione deve contenere una chiara individuazione delle questioni e dei punti contestati della sentenza impugnata e, con essi, delle relative doglianze, affiancando alla parte volitiva una parte argomentativa che confuti e contrasti le ragioni addotte dal primo giudice. Resta tuttavia escluso, in considerazione della permanente natura di revisio prioris instantiae del giudizio di appello, il quale mantiene la sua diversità rispetto alle impugnazioni a critica vincolata, che l'atto di appello debba rivestire particolari forme sacramentali o che debba contenere la redazione di un progetto alternativo di decisione da contrapporre a quella di primo grado"

Corte di Cassazione - Sez. Sesta civile -Ordinanza 27485 del 21.11.2017
"Fin quando la validità ed efficacia degli atti disciplinati dalla norma dichiarata incostituzionale sono sub judice, il rapporto processuale non può considerarsi esaurito, sicché, nel momento in cui viene in discussione la ritualità dell'atto, la valutazione della sua conformità alla disposizione va valutata avendo riguardo alla modificazione conseguita dalla sentenza di illegittimità costituzionale, indipendentemente dal tempo in cui l'atto è stato compiuto"

Corte di Cassazione - Sez. Sesta civile -Ordinanza 25166 del 24.10.2017
"In tema di separazione personale, la riduzione dell'assegno di mantenimento in favore del coniuge e dei figli decorre dal momento della pronuncia giudiziale che ne modifica la misura, non essendo rimborsabile quanto percepito dal titolare di alimenti o mantenimento"

Corte di Cassazione - Sez. Sesta civile -Ordinanza 2814 del 23.11.2017
Il credito del comune per l'integrazione relativa ai servizi di carattere sanitario erogati in favore di anziani ricoverati in strutture protette costituisce un diritto, per il cui conseguimento è necessario che l'Ente territoriale adempia agli oneri formali previsti dalla legge, e dunque dia la prova di aver notificato il ricovero dell'anziano entro il termine cinque giorni, cui deve riconnettersi carattere perentorio, poiché volto a segnare l'inizio del procedimento di controllo ed in riferimento al quale è posto il dies a quo del successivo termine di venti giorni per la proposizione dell'opposizione da parte dell'Azienda sanitaria

Corte di Cassazione - Sez. VI -Ordinanza 28017 del 24.11.2017
"La qualità di socio accomandatario non è sufficiente a far sorgere l'obbligo di iscrizione nella gestione assicurativa degli esercenti attività commerciali."


Corte di Cassazione - Sez. Sesta civile -Ordinanza 28309 del 27.11.2017
Nel processo tributario, non costituisce motivo d'inammissibilità del ricorso (o dell'appello), che sia stato notificato direttamente a mezzo del servizio postale universale, il fatto che il ricorrente (o l'appellante), al momento della costituzione entro il termine di trenta giorni dalla ricezione della raccomandata da parte del destinatario, depositi l'avviso di ricevimento del plico e non la ricevuta di spedizione, purché nell'avviso di ricevimento medesimo la data di spedizione sia asseverata dall'ufficio postale con stampigliatura meccanografica ovvero con proprio timbro datario. Solo in tal caso, infatti, l'avviso di ricevimento è idoneo ad assolvere la medesima funzione probatoria che la legge assegna alla ricevuta di spedizione; invece, in loro mancanza, la non idoneità della mera scritturazione manuale o comunemente dattilografica della data di spedizione sull'avviso di ricevimento può essere superata, ai fini della tempestività della notifica del ricorso (o dell'appello), unicamente se la ricezione del plico sia certificata dall'agente postale come avvenuta entro il termine di decadenza per l'impugnazione dell'atto.

Corte di Cassazione - Sez. Quinta -Sentenza 28576 del 29.11.2017
"La definitività data dall'omessa impugnazione non può determinare un mutamento del regime di prescrizione del credito iscritto a ruolo, non essendovi un accertamento giurisdizionale che conduce all'applicazione dell'actio iudicati di cui all'art. 2953 c.c., che decorre dal' momento del passaggio in giudicato della sentenza."


CORTE COSTITUZIONALE


Corte Costituzionale - -Sentenza 241 del 20.11.2017
"L’eccessiva gravità della sanzione e delle sue conseguenze, rispetto al fine perseguito, comporta, quindi, la manifesta irragionevolezza dell’art. 152 disp. att. cod. proc. civ., ultimo periodo, il quale prevede che «A tale fine la parte ricorrente, a pena di inammissibilità di ricorso, formula apposita dichiarazione del valore della prestazione dedotta in giudizio, quantificandone l’importo nelle conclusioni dell’atto introduttivo»."


CEDU

Corte Europea dei Diritti dell'Uomo - -Sentenza C-427-16 del 23.11.2017
"L’articolo 101, paragrafo 1, TFUE, in combinato disposto con l’articolo 4, paragrafo 3, TUE, dev’essere interpretato nel senso che una normativa nazionale la quale, da un lato, non consenta all’avvocato e al proprio cliente di pattuire un onorario d’importo inferiore al minimo stabilito da un regolamento adottato da un’organizzazione di categoria dell’ordine forense, a pena di procedimento disciplinare a carico dell’avvocato medesimo, e, dall’altro, non autorizzi il giudice a disporre la rifusione degli onorari d’importo inferiore a quello minimo, è idonea a restringere il gioco della concorrenza nel mercato interno ai sensi dell’articolo 101, paragrafo 1, TFUE. Spetta al giudice del rinvio verificare se tale normativa, alla luce delle sue concrete modalità applicative, risponda effettivamente ad obiettivi legittimi e se le restrizioni così stabilite siano limitate a quanto necessario per garantire l’attuazione di tali legittimi obiettivi."

CONSIGLIO DI STATO
Consiglio di Stato - Sez. Giurisdizionale (Sezione quarta) -Sentenza 05575 del 28.11.2017
Avvocato specialista - illegittimità regolamento ministeriale - sussiste

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